Dalle Americhe all’Italia: la Biennale di Gerusalemme diventa itinerante

culture_640Behind the Mask-Biennale Gerusalemme-Casale Monferrato_1240Nonostante la guerra l’arte continua il suo cammino. Dopo Kiev, Gerusalemme.

Alla sua quinta edizione, la Biennale di Kiev ha mantenuto l’impegno preso con il pubblico ed è partita lo scorso ottobre con lo slogan “Against the Logic of War”trasformandosi in un evento itinerante grazie al supporto di alcune città d’Europa come Vienna, Varsavia e Berlino. Questa soluzione solidale è stata scelta proprio per non cedere alla brutalità della guerra, unendo le forze per auspicare la pace.

Stessa sorte è toccata alla Biennale di Gerusalemme, che avrebbe dovuto inaugurare nella Città Santa il 9 novembre, con 35 mostre e 200 artisti in 22 sedi. Diventerà anch’essa un’iniziativa diffusa, e per il momento è stata rinviata alla primavera 2024. Ma la comunità artistica ha detto no.

Leggi ora »

Paris Photo 2023: Payram, la fotografia di un esiliato

culture-photos_640Payram-Paris Photo 2023Spazio alla fotografia anche quest’anno a Parigi. Da oggi fino al 12 novembre Paris Photo, la più importante fiera internazionale dedicata alle immagini, aprirà le porte del Grand Palais Éphémère, uno spazio espositivo temporaneo progettato dall’architetto Jean-Michel Wilmotte sugli Champ-de-Mars. Presente all’evento parigino anche Payram, artista di origine iraniana ed esperto di stampe fotografiche di grande formato.

Leggi ora »

Med Film Festival/ The vanishing soldier: da Gaza a Tel Aviv, la fuga di un soldato israeliano

culture_640

the-vanishing-soldier-esterna-interne-Med-Fim-Festival-Israele_1240

The vanishing soldier, film di Dani Rosenberg

Shlomi è un giovane soldato israeliano di 18 anni che combatte a Gaza. Ma arriva un giorno in cui, dopo un attacco palestinese, si sente perso, solo, dimenticato. Decide all’improvviso di disertare, di abbandonare il campo di battaglia per fare ritorno a Tel Aviv, dalla sua amata fidanzata.

Leggi ora »

A Gaza: dentro, sotto e fuori

society

Wael al-Dahdouh_1240

Wael al-Dahdouh

Anche ieri mattina, Wael al-Dahdouh ha indossato il suo giubbotto antiproiettili, con la grande scritta Press stampata sul fronte e sul retro, ed è uscito per le strade di Gaza insieme ai suoi colleghi. È stanco e stremato, ma non può fermarsi, ogni secondo è prezioso.

Il 7 ottobre scorso, il braccio armato di Hamas ha attaccato a sorpresa Israele uccidendo selvaggiamente oltre 1400 civili e militari. In risposta, Israele ha dichiarato lo stato di guerra, iniziando a bombardare incessantemente Gaza, in attesa di preparare un attacco via terra. Le forniture di cibo, acqua, carburante ed energia elettrica sono state interrotte con conseguenze devastanti per la popolazione. Wael vuole continuare a documentare quello che sta accadendo dentro la Striscia. Domani è un altro giorno e non sa se potrà ancora farlo.  Wael al-Dahdouh è il capo dell’ufficio di Gaza della testata Al Jazeera.

Leggi ora »

Older posts «