A Milano, il misticismo Sufi dei dervisci rotanti

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Da tempo assistiamo ad un riflesso condizionato che connette la parola «Islam» alle degenerazioni del «fondamentalismo», favorito anche da una certa politica. Questa visione può essere corretta quando ci si affaccia su un orizzonte più ampio e grandioso, come quello del misticismo. Leggi ora »

DoveStiamoAndando? A vedere come il web produce più illegalità

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Ph. Markus Spiske – Unsplash

MILANO – Un’osservazione che specialmente negli ultimi anni si sente ripetere è che del (presunto) peggioramento della sicurezza collettiva la responsabilità maggiore risalirebbe alla Rete (A pensarci bene, niente di sostanzialmente nuovo: ieri, era della televisione, l’altro ieri dei giornali etc etc).

Avvocata Lidia Lo Giudice, davvero la rete influenza sulla quantità e qualità dei reati?
Internet ha sconvolto il modo e ce lo ha messo a disposizione il mondo, nel bene e nel male. Truffe, hacker che rubano dati e li inseriscono nel dark web dove i crimini non conoscono limite, cyber bullismo, foto intime pubblicate per vendetta, traffici di droga e di ogni altro genere nessuno escluso. Le droghe leggere non esistono più, sono sempre potenziate da additivi chimici, la canna di 40 anni fa era tutt’altro, lo spaccio nel parco è ormai solo per tossicodipendenti tipo anni ’80.

Possibili rimedi?

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DoveStiamoAndando: a scoprire come cambia il mondo dell’illegalità in Italia

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Avv. Lidia Lo Giudice

MILANO – Come è cambiato il mondo dell’illegalità in Italia, negli ultimi anni? Ci sono ragioni di speranza o cupezza o più verosimilmente di tutti e due?  

Lo abbiamo chiesto a un’ avvocata che da molti anni ormai sta seguendo l’evoluzione della criminalità, (soprattutto in campo civilistico), praticamente dal 1989, quando, fresca laureata, si trovò a dover prendere in mano lo studio del padre, avvocato Lo Giudice, colto da un imprevedibile malore. “Mi gettai nella mischia, forse anche con un po’ di incoscienza, ma non c’era alternativa”, ricorda questa bella signora dell’alta borghesia milanese, che lavora 12 ore al giorno; ha un figlio musicista un ex marito imprenditore e una madre che è una forza della natura. Per i processi penali, Lidia collabora abitualmente con la collega Roberta Ligotti.

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PAS, in Calabria sentieri d’artista

culture-people-martino_640A94D9C92-7C86-43C2-BB4A-D0B6F0DB5008Il progetto “Pas – Sentiero Porte d’Artista“, sotto la direzione artistica di Massimo Sirelli, porta avanti una scommessa: trasformare il brutto in bello e dimostrare che anche porte abbandonate possono diventare opere d’arte.
Le stradine dei borghi calabresi, fino ad oggi sconosciuti, diventano gallerie di un museo senza orari, mentre le porte delle abitazioni, le serrande dei garage e gli sportelli dei contatori si trasformano in tele da riempire con la creatività di artisti affermati e di giovani emergenti.
Un sentiero d’arte che attraversa i paeselli facendosi largo tra il silenzio e la bellezza delle comunità calabresi.
Abbiamo incontrato Massimo Sirelli per farci raccontare questo interessante progetto.

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