MIA Fair, la fotografia torna a Milano

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Mia Fair, Milano. Ph. Silvia Dogliani

Dal 23 al 26 marzo, MIA Fair, la fiera dedicata alla fotografia torna anche quest’anno al SUPERSTUDIO MAXI di Milano. Alla sua XII edizione, l’evento ideato da Fabio Castelli è uno spazio che raggruppa 100 espositori, 16 progetti speciali e oltre 80 gallerie principalmente italiane (solo il 30% sono straniere). Da subito notiamo che manca un percorso, un tema o un focus principale. A caratterizzare questa edizione, oltre a quella che viene nominata “Main section”, ci sono numerosi premi e progetti speciali.

Le gallerie, in particolare quelle più grandi, non si distinguono comunque per l’originalità o per la promozione di idee fresche, nuove, inusuali. C’è da cercare per trovare qualcosa di “diverso”.

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CINEMA/ Final Cut in Venice, un bando per registi africani

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Per i produttori e registi provenienti dall’Africa, Iraq, Giordania, Libano, Palestina e Siria si apre una nuova opportunità a Venezia, durante la Mostra Internazionale del cinema: un workshop per fare networking e presentare il proprio lavoro.

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Magnifico e fragile. Il Mediterraneo

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Naufragio, Francesco De Grandi

Il Mediterraneo è un punto privilegiato di osservazione per le questioni che interessano tutta l’umanità e la vita del pianeta. Questo mare segna confini, ma unisce anche mondi diversi storicamente in relazione.
Tra le sponde del “grande lago” si possono cogliere processi di portata universale in un mondo interconnesso come mai prima. La sua storia, il suo passato, ma anche il suo presente, se osservati con attenzione, ci permettono di comprendere quanto sta avvenendo e come poter agire.

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Lee Miller, modella e reporter in mostra a Venezia (con Man Ray)

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Lee Miller nella redazione di Vogue, Londra (1943). Ph. David E. Scherman

Sono molte le donne reporter presenti oggi nei teatri di guerra. Le abbiamo viste alla televisione raccontare il conflitto scoppiato in Ucraina, le troviamo su Twitter, Facebook, Instagram e altri Social media, abbiamo anche ascoltato le loro voci su podcast o via radio. Ci hanno accompagnato giorno dopo giorno, tra incredulità, angoscia e incertezza su questo nostro futuro sempre più imprevedibile.

Nel 1929, erano pochissime le donne che andavano a documentare una guerra. Lee Miller
, una giovane americana dinamica, era una di loro (o la prima tra tutte).

A Venezia, presso il Palazzo Franchetti, è allestita fino al 10 aprile la mostra “LEE MILLER MAN RAY, fashion, love, war dedicata a questa modella, fotografa, sperimentatrice, giornalista. Accanto alle sue opere, quelle di uno dei suoi grandi amori: Man Ray.

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