Tel Aviv è la città più cara del Medio Oriente e i giovani israeliani protestano contro il caro-affitti, perché una nazione che non permette ai suoi cittadini di vivere in modo decoroso non ha futuro.
This is the Italian documentary Beatrice Dina’ voice, who lives in Tel Aviv. Her letters are reflections on what is changing in the Arab Countries. Her experience from “inside”. |E’ la “voce” della documentarista italiana Beatrice Dina, che vive da anni a Tel Aviv. Le sue lettere sono riflessioni sui cambiamenti nel mondo arabo, visti e vissuti dall’interno.
Tel Aviv è la città più cara del Medio Oriente e i giovani israeliani protestano contro il caro-affitti, perché una nazione che non permette ai suoi cittadini di vivere in modo decoroso non ha futuro.
Solo un dialogo tra le parti in conflitto, e non l’ennesima bufera mediatica, può portare il rispetto dei diritti reciproci di Gaza e Israele
Rav Yehoshua Engelman si augura che la nuova Flotilla per Gaza sia carica non solo di aiuti umanitari, ma anche di compassione (e non provocazione)
In Medio Oriente il falafel non è solo il fast food locale preferito, ma anche una ragione per vivere, lottare e morire
Tel Aviv - la città bianca d'Israele - è un agglomerato di cemento senza estetica, che sbuca sul mare Mediterraneo travolgendo i passanti in un miscuglio di caos mediorientale e magia
Chi c'è dietro la coordinata dimostrazione palestinese per la 63° giornata della Nakba?
Cosa porta i migranti ad accettare la bandiera del nuovo Paese d'arrivo, dove tutto è diverso e sconosciuto?
Il 2 maggio 2011 è il Giorno della Memoria in Israele, mentre il 15 maggio è il Giorno della Nakba in Palestina. Due importanti date da introdurre nei libri di Storia, sia in Israele, sia in Palestina, come nel resto del mondo. Un passo importante per…
Anche quest’anno Pesach è arrivata. Con questa Pasqua arrivano non solo le pulizie di primavera, ma anche un piccolo miracoloso cambiamento: a forza di pulire la testa diventa più leggera e si apre una finestra da cui può finalmente entrare una ventata d'aria fresca
"Se avessi saputo allora quello che so adesso, il rapporto Goldstone sarebbe stato un documento diverso", afferma Richard Goldstone ritrattando le sue affermazioni secondo le quali Israele avrebbe intenzionalmente colpito le popolazioni civili durante l'operazione 'Piombo Fuso'
In Israele si corre sempre, per mantenersi in forma e per tenersi in vita, schivando missili Qassam, Grad, o bombe. Tutto accade in un “cik-ciak”, perché tutti sanno che la vita tanto è intensa quanto breve.
Quest’anno il mio costume di Purim (il Carnevale in Israele) sarà a carico del Governo: una maschera antigas, un accessorio di grande attualità nel Paese, ancor più dopo le allarmanti notizie dal Mondo arabo e dal Giappone.
Le donne in Israele appaiono forti, sanno farsi valere e, nel mondo del lavoro, occupano posti di rilievo. Ma ai loro occhi sono ancora nel Medioevo
Il film "Stranger no more" sulla scuola Bialik-Rogozin di Tel Aviv vince l’Oscar e mette in luce alunni speciali, educatori illuminati ed una realtà israeliana poco conosciuta.
La 25° Fiera internazionale del libro di Gerusalemme è una noia inaspettata, ma i libri non hanno colpa. Il pubblico vorrebbe parlare solo di attualità e i lettori ricercano un’analisi rassicurante sul futuro del Medio Oriente
Il Brith milah, rito ebraico della circoncisione, è una cerimonia antica che parla della vulnerabilità dell’uomo, ancora oggi intensa e autorevole, ma che m’incute sempre timore e mille dubbi
"Donne in vendita" è una campagna di sensibilizzazione presentata a Tel Aviv contro il traffico umano. Lo scopo è far approvare una legge che criminalizzi il cliente delle prostitute
Parte oggi la rubrica di Beatrice Dina 'Lettere da Tel Aviv'. Questa settimana l'autrice, che vive da tempo a Tel Aviv, ci propone una riflessione su quanto le rivolte in Tunisia e in Egitto abbiano cambiato la percezione del tempo e del futuro di Israele
FocusMéditerranée is an independent online magazine – blog format launched in 2011 by the Italian photo-journalist Silvia Dogliani as a place of dialogue between the two sides of the Mediterranean.