Diciannove istituzioni archeologiche straniere scavano in Grecia. Dalla Scuola Archeologica Italiana (SAIA) alla quella Francese (EFA, il più antico istituto straniero di Atene) a quella Americana di studi classici, dagli Istituti Austriaco e Germanico alla British School e alla Scuola Svizzera di archeologica, e ancora la Biblioteca Nordica, gli Istituti Canadese, olandese, irlandese, australiano, belga etc. Tutte hanno sede nella capitale (a volte con uffici dislocati sul territorio) e sono dotate di biblioteche altamente specializzate, organizzano seminari e borse di studio internazionali, convegni e congressi; ogni estate ospitano un determinato numero di studenti interessati a seguire personalmente gli scavi.
Fondata nel 1846, l’EFA gestisce un attivo programma di ricerca in tutti i campi degli studi greci (specialmente archeologia, epigrafia e studi classici), dispone di oltre 80mila volumi e più di mezzo milione di fotografie, offre borse di studio fino a un massimo di 4 anni di permanenza. Fu fondata nel 1846 dal re Luigi Filippo, con sede sula collina del Licabetto dove è tuttora
Non molto dopo, 1874 – 9 dicembre, compleanno di Johann Joachim Winckelmann – i tedeschi inaugurano il loro imponente istituto, che da allora pubblica anche una rivista altamente specializzata e coordina ricerche condotte insieme da archeologi greci e tedeschi.
Successivamente (1881) arrivano gli Stati Uniti, installando la loro sede nel quartiere di Kolonaki, il più elegante della città, dove è attivo anche di un laboratorio per nuovi sistemi di scavo. Gli archeologi statunitensi hanno condotto campagne presso Corinto e l’agorà di Atene, dove fu ricostruita la loggia di Attalo, attuale sede del museo dell’agorà e del centro di ricerche annesso agli scavi.
Alla British School (1884), dobbiamo invece il laboratorio di Fitch (il più antico archeometrico, cioè in grado di datare gli scavi con i relativi reperti e studiarli giovandosi anche di biologia, chimica, fisica, medicina, per acquisire il maggior numero possibile di notizie sui reperti e sull’ambiente circostante e le alterazioni da loro subite nel corso dei secoli)
Poco dopo (1898) apre l’Istituto Austriaco cominciando a scavare principalmente a Efeso e Smirne: A lungo inquadrato nell’università di Vienna, adesso è ente autonomo dipendente del Ministero della Ricerca Scientifica.
Nel 1964, con un Istituto e un centro scavi a Eretria (che fu una importante città sulla costa occidentale dell’Eubea), arriva la Scuola di Archeologia Svizzera.
Nel 1974 i Canadesi, il cui Istituto coordina studi su diverse epoche (compreso bizantina e moderna) in settori diversi come storia, antropologia, belle arti.
Dalla fine del secolo scorso (1992) i danesi; il loro è Istituto Archeologico e culturale, vi studia Storia, Antropologia, Belle arti in era antica e moderna. Nel 1996, un accordo di cooperazione tra questo Istituto e gli omologhi norvegese, svedese, finlandese dà vita alla imponente Biblioteca nordica ad Atene.