Chissà quante persone, durante un viaggio, una vacanza o un tragitto lungo le coste del Mediterraneo, hanno scattato una fotografia che lo ritraeva. Che sia stata un’immagine professionale ad alta risoluzione o una foto presa in velocità con uno smartphone, che sia stata una vecchia fotografia o una recente, poco importa all’artista Gea Casolaro, che le vuole usare tutte per il suo progetto Mare Magnum Nostrum: un archivio fotografico sul Mediterraneo.
Casolaro vuole coinvolgere e punta sulla partecipazione di persone provenienti da contesti sociali e culturali diversi in una grande azione collettiva. Con una call to action, vuole raccogliere e stampare immagini del presente e del passato per poi adattarle gradualmente ad un’installazione che rappresenterà – con i molteplici sguardi e punti di vista degli autori -i tratti della costa mediterranea in continua mutazione. E proprio per mostrare la trasformazione delle zone immortalate in momenti diversi, le immagini saranno progressivamente aggiunte, sostituite o rimosse e verranno pubblicate in un sito costantemente aggiornato.
L’opera collettiva itinerante di Gea Casolaro è curata da Leonardo Regano e promossa dalla Direzione Regionale Musei dell’Emilia-Romagna in collaborazione con Hulu – Split e qwatz-contemporary art platform. A sostenerla è Italian Council (8a Edizione, 2020), un programma di promozione dell’arte contemporanea italiana nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.
Come partecipare? Chi pensa di avere una fotografia significativa del Mediterraneo (paesaggi, viaggi, reportage, ritratti, ..) può caricarla nella sezione “upload your photos” del sito indicando luogo e anno in cui è stata scattata e aggiungendo una didascalia o un breve commento.
Ancora incompleta, l’opera di Gea Casolaro è già stata esposta in Croazia, nella torre sud-est di Palazzo di Diocleziano di Spalato. A primavera di quest’anno, una volta terminata, sarà esibita presso il Museo Nazionale di Ravenna, che l’acquisirà nelle sue collezioni permanenti. La città di Ravenna è stata un grande porto militare e due volte capitale dell’Impero Romano d’Occidente. Accessibile solo dal mare, rappresentava un ponte tra le due sponde del Mediterraneo, quella occidentale e quella orientale, un legame tra due mondi e due culture.