“Oggi ho scoperto tante cose nuove di Israele che non sapevo, anche perché agli occhi del mondo questo Paese lo si conosce solo per la guerra”, racconta un uomo dopo aver visitato l’installazione multimediale allestita in Piazza Duomo a Milano in occasione della manifestazione Unexpected Israel, in questi giorni oggetto di accese polemiche.
LA MIA VERITÀ – Un invito a conoscere e poi, eventualmente, a criticare! Aspettiamo quindi le vostre ‘critiche’ e i vostri commenti.
Unexeped Israel – che si tiene nel capoluogo lombardo dal 12 al 23 giugno – è un evento promosso da Giedeon Meir, ambasciatore israeliano a Roma, per festeggiare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia con un fitto programma di incontri ed iniziative culturali e scientifiche. L’obiettivo è far conoscere la cultura israeliana con mostre, spettacoli teatrali e un business summit Italia-Israele: un’analisi sulle storie di cooperazione tra i due Paesi.
L’installazione multimediale mostra al pubblico una società all’avanguardia, anche in ambito scientifico e tecnologico, con progetti innovativi esportati all’estero. Tra questi il sistema di depurazione degli scarichi idrici.
Degni di nota sono la mostra “Kibbutz” – con bozzetti, fotografie e spiegazioni per illustrare la vita che si conduce all’interno della comunità -, le mostre fotografiche allestite in via Dante e nella Galleria Riccardo Crespi e i due spettacoli al Teatro Nuovo: “Noa & David Grossman” il 15 giugno e “The Idan Raichel Project” il 18 giugno.
Tra il pubblico di Unexpected Israel non mancano i visitatori incerti, ma curiosi, che apprezzano l’iniziativa, ma sottolineano l’importanza di creare anche un evento analogo per il popolo palestinese. Milano vuole dunque essere la città del dialogo e non solo delle polemiche.
buonasera, come libera cittadina mi sono sentita decisamente offesa dal comportamento della polizia, posta in Duomo a presidiare (con i soldi dei contribuenti, quindi anche dei miei) la manifestazione Israeliana. Ho partecipato alla manifestazione di oggi pomeriggio e nel corso della stessa sono stati distribuiti volantini che mi sono infilata in borsa, come spesso faccio quando per strada ricevo volantini di qualsiasi tipo (pubblicitari e non) con l’idea poi di leggerli la sera a casa e buttare quello che non mi interessava. Volantini che quindi non avevo ancora neanche letto. Preciso che la mia presenza alla manifestazione era per protestare… Leggi il resto »
MELIUS EST ABUNDARE QUAM DEFICERE.I poveri poliziotti hanno fatto quello che dovevano fare dopo che le organizzazioni pro-palestina avevano annunciato la loro mobilitazione,mobilitazione che spesso finisce sopra le righe.Ad ogni modo la manifestazione è un’occasione peconoscere ed imparare .