Avevo iniziato a pensarci prima che finisse il giorno: queste saranno le mie ultime 24 ore insieme ad Asmaa. L’aereo partirà nel cuore della notte. Non mi risveglierò più, domani, dentro questo letto.
Devo lasciare una buona impressione di me. Devo cercare di dirle o farle capire tutti i sottintesi, gli intesi, i non detti tra due donne che amano lo stesso uomo. Potrò abbracciare, per l’ultima volta prima dei prossimi mesi, quei figli non miei ma che hanno mostrato di accogliermi come una madre putativa – se ce ne dovesse essere la necessità -, una donna rispettabile, un’amica di famiglia al vaglio dell’intimità più grande tra esseri che si amano sotto lo stesso tetto.