SILENCES

A window that gives light to less known or forgotten stories as well as curiosity and low diffusion news and reports – as the economic interests of Western countries towards North Africa – but exploited by the media when they were attractive. Focusméditerranée draws them from the silence in which they have been abandoned. Facts are not a matter of short mediatic moment, but often need time for a comprehensive picture. |E' una finestra che dà luce a storie meno note, curiosità o vicende dimenticate - come gli interessi economici delle potenze occidentali in Nord Africa - , ma sfruttate dai media quando “facevano notizia”. Independnews le ripesca dal silenzio in cui sono state abbandonate. Perché i fatti non parlano solo quando nascono. Per capirli bisogna seguirli.

DoveStiamoAndando? Verso lo scambio fra culture

ISTANBUL – Con 18 milioni di abitanti e un dedalo si strade che intrecciano la storia i millenni la gloria gli intrighi e il futuro, a Istanbul la dimensione multi e interculturale è presente nel rapportarsi quotidiano prima ancora che nella consapevolezza culturale.”Questa città raccoglie tutti, viviamo tutti insieme – turchi, stranieri, animali” è commento tranquillo, anzi sorridente, di tanti stambulioti.
A differenza di quanto succede in altri Paesi pure di alto retaggio storico, qui è rimasto vivo il senso del grande passato: quell’impero ottomano che per cinque secoli fu immenso, multiculturale, multilinguistico, strutturato sul concetto di comunità, inclusivo di vari popoli e alieno a qualsiasi distinzione su base etnica.

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Egitto dopo Giulio. La vicenda giudiziaria di Ahmed Said

Ahmed Said con Gianluca Solera durante il convegno "Non solo Giulio Regeni". Milano, 20 gennaio 2017. Ph. Silvia Dogliani

 

 


Il 3 febbraio scorso, il corpo torturato e privo di vita di Giulio Regeni è stato ritrovato in Egitto, lungo la strada che collega Il Cairo ad Alessandria. Del ricercatore italiano che lavorava ad un progetto sui sindacati indipendenti egiziani presso l’Università americana al Cairo si erano perse le tracce dal 25 gennaio 2016, il quinto anniversario dell’inizio delle proteste che portarono alle dimissioni dell’allora presidente Hosni Mubarak.
Ad un anno dalla drammatica scomparsa di Giulio, vi presentiamo la vicenda umana e giudiziaria di Ahmed Said, chirurgo egiziano e attivista per i diritti umani, arrestato al Cairo il 17 novembre del 2016 e liberato esattamente un anno dopo. Lo abbiamo incontrato a Milano, durante il convegno “Non solo Giulio Regeni, la violazione dei diritti umani in Egitto” organizzato dall’Ordine degli avvocati di Milano, COSPE onlus, Amnesty International, il Festival dei Diritti Umani e Aoi con il patrocinio del Comune di Milano.

Di fronte ad un pubblico silenzioso e riverente, Ahmed inizia a raccontare la sua storia: “Quando ero in prigione, ho incontrato ragazzi giovanissimi, condannati a 15 o 20 anni per aver manifestato”.

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Marocco: accesso alle moschee proibito ai non musulmani

SILENCESMoschea della Kasbah di Rabat, dove l'accesso è proibito ai non musulmani. Ph. Silvia Dogliani“Mi dispiace, lei non può entrare qui!”, mi dice sorridendo un uomo accanto all’accesso principale della moschea. Andare a Rabat e non poter oltrepassare le porte di Assounna e quelle della moschea della Kasbah è stata un’amara sorpresa. Lo sapevate che in Marocco l’accesso alle moschee è proibito ai non musulmani? E e che a deciderlo è stato proprio un francese?

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KOSOVO, esempio di “ricostruzione”(5)/ Dresnik. Una rakija con Ana

SILENCESSignora Dresnik_640Dresnik è una piccolissimo villaggio abitato da serbo kosovari che incrociamo durante un’attività di pattugliamento. NotOnlyMedSiamo partiti da Belo Polje, diretti verso il centro del Kosovo. Abbiamo attraversato altre località,  tra cui Gorzadevac, Donji Petric, Klina, Buca, Kos, Opraske, Osojane, ma una sosta a casa di Ana per un caffè e una rakija è d’obbligo (Guarda la GALLERY di Silvia Dogliani). Leggi ora »

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