Ore concitate ai vertici di Finmeccanica. Il presidente ed amministratore delegato Orsi è agli arresti a causa di una mazzetta da 51 milioni di dollari per la vendita di 12 elicotteri all’India, ma il Gip va oltre e parla di corruzione come filosofia aziendale. Se da una parte lasciamo che la giustizia faccia il suo corso, dall’altra è doveroso ricordare quali sono gli affari di Finmeccanica, da dove arrivano gli introiti più importanti.
Trattandosi della più grande azienda pubblica italiana attiva nella produzione bellica non sorprenderà sapere che stiamo parlando di armi.
MY TRUTH – Se le mazzette erano all’ordine del giorno negli affari di Finmeccanica, non stupiamoci delle ingenti quantità di armi vendute in quei Paesi in cui gli esseri umani contano poco più di zero. E’ il business bellezza.
Il 19 luglio 2012 nell’ambito di un accordo di collaborazione tra il Governo italiano ed il Governo israeliano Finmeccanica annunciava di aver sottoscritto contratti per un valore pari a circa 850 milioni di dollari attraverso le società operative Alenia Aermacchi, Telespazio e SELEX Elsag per produrre armamenti.
La prima, produttrice di velivoli militari e civili, velivoli non pilotati di nuova generazione e aerostrutture per velivoli civili e militari, si impegna a fornire 30 velivoli da addestramento avanzato M-346. (che in realtà sono una vera e propria arma). Questo accordo da solo ha un valore complessivo di circa un miliardo di dollari, se consideriamo oltre ai velivoli anche motori, manutenzione, logistica, simulatori e addestramento. Da quanto apprendiamo, la consegna del primo aereo è prevista per la metà del 2014 e va da sè che i due Paesi dovranno andare d’amore e d’accordo perlomeno fino a quella data.
Nel comunicato stampa si legge che la SELEX Elsag, invece, deve provvedere alla “fornitura dei sistemi di identificazione, comunicazione e dei computer per il controllo di volo dei 30 velivoli da addestramento avanzato M-346″. In due parole l’Italia oltre ai mezzi fornirà i sistemi di controllo. In più si occuperà della “fornitura, per un valore di circa 41 milioni di dollari dei sottosistemi a standard NATO di comunicazione, link tattici e identificazione per due velivoli CAEW (Conformal Airborne Early Warning) destinati alla Forza Aerea italiana”. Il tutto per mezzo della società ELTA Systems Ltd, controllata proprio dalla Israel Aerospace Industries Ltd. Un legame a doppio senso, dunque.
Telespazio, invece, si occupa dalla “fornitura, in qualità di prime contractor, al Ministero della Difesa italiano di un sistema satellitare militare ottico ad alta risoluzione per l’osservazione della Terra, denominato OPTSAT-3000, per un valore superiore a 200 milioni di dollari”. In pratica Telespazio è responsabile della fornitura dell’intero sistema: dall’hardware al software, attività operative e logistiche comprese fino ai test in orbita. Ancora una volta però la realizzazione del satellite, la cui consegna è prevista nel 2015, è affidata materialmente alla società Israel Aerospace Industries/MBT Space Division.
Dunque da una parte l’Italia si batte per il cessate il fuoco israeliano ed una risoluzione pacifica della questione palestinese, dall’altro stringe accordi economici importanti che senza guerre non avrebbero ragione d’essere.
Ma non c’è solo Israele, Finmeccanica fa affari anche in Africa Settentrionale, basta ricordare l’accordo siglato dalla direzione armamenti aeronautici del Ministero della difesa e il Ciad. Il contratto prevedrebbe la fornitura di due esemplari C-27J «Spartan», bimotore a turbina adibito a velivolo militare di “trasporto tattico”. Stiamo parlando di un Paese dove sono all’ordine del giorno arresti e detenzioni illegali, torture, stupri ed ogni genere di violenze nei confronti delle donne, nonché aggressioni ai danni di difensori dei diritti umani, giornalisti e sindacalisti.
E nonostante le denunce di Amnesty International, le commesse di Finmeccanica vanno a gonfie vele. Basti pensare che ad oggi sono stati consegnati ai vertici militari locali oltre 750 velivoli tra addestratori SF-260 ed aeromobili da trasporto tattico G-222 e C-47J. Solo al Sud Africa sono stati venduti più di 250 velivoli da addestramento e da attacco leggero MB-326 in varie versioni. Tempi duri per la pace.
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