Hai fatto una ricerca importante e stai preparando una tesi di laurea sull’Algeria? Il London School of Economics and Political Science Middle East Centre e la Society for Algerian Studies aprono al secondo round di un premio rivolto agli studenti iscritti ai corsi di laurea magistrale in scienze sociali e umanistiche presso le università del Regno Unito che hanno fatto una tesi sull’Algeria.
MED FORUM
Micronews: MED2020, Mediterranean dialogues in Rome
Rome MED 2020 is a virtual space from where looking at the Mediterranean and rethinking traditional approaches with constructive ideas and, above all, with a new “positive agenda”, able to face the challenges and imperatives posed by COVID-19 in the Mediterranean region. The conference, which will take place in Rome (Italy), is promoted by the Ministry of Foreign Affairs and Cooperation and the Italian Institute of International Political Studies (ISPI). Over 40 virtual events will take place in Rome (Italy) from the 25th of November to the 4th of December, including discussions with ministers and heads of state and thematic forums. Migration, international security, young people, women, sustainability and clean energy will be the main themes of a conference that will be held entirely in English. Registration is required to participate.
Parte dalla Sicilia un Forum degli studenti del Mediterraneo
Ithaka non è solo la destinazione last minute dell’estate. Ithaka è stata in questi ultimi sette giorni il nome di un progetto attorno al quale si sono riuniti centinaia di giovani studenti provenienti da Italia, Egitto, Tunisia, Francia, Spagna, Portogallo e Malta che si sono ritrovati al Alcamo (TR), in Sicilia, per discutere di democrazia, sviluppo, immigrazione, arte, alimentazione attraverso i punti di vista dei vari Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
TURCHIA/ Elezioni amministrative. Una voce da Istanbul
Uno studente di Scienze Politiche presso l’Università di Istanbul (che preferisce non rivelare la sua identità)
Istanbul – Nella notte del 30 marzo scorso, l’Akp – il Partito per la giustizia e lo sviluppo con a capo Recep Tayyip Erdoğan – ha vinto di nuovo a Istanbul come in molte altre città della Turchia. Queste elezioni sono state le più importanti negli ultimi venti anni. Sono state locali, ma hanno avuto qualità differenti. Fanno, infatti, parte di un processo confuso della politica turca che prova, ma non riesce, a rinnovarsi. Un processo che è cominciato con la protesta a Gezi Park, a maggio del 2013, ed è continuato con lo scandalo corruzione a dicembre di quest’anno fino a portare il governo a bloccare i social, come Twıtter e Youtube, responsabili delle fughe di notizie.