Ithaka non è solo la destinazione last minute dell’estate. Ithaka è stata in questi ultimi sette giorni il nome di un progetto attorno al quale si sono riuniti centinaia di giovani studenti provenienti da Italia, Egitto, Tunisia, Francia, Spagna, Portogallo e Malta che si sono ritrovati al Alcamo (TR), in Sicilia, per discutere di democrazia, sviluppo, immigrazione, arte, alimentazione attraverso i punti di vista dei vari Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
Il Forum è stato organizzato dalla Rete Universitaria Nazionale (Run), Federazione degli Studenti (Fds) e Cespi. Giornalisti, ministri, onorevoli, esperti di settore si sono confrontati in cinque macro argomenti: “Fra un mare di migranti e il desiderio di mobilità”, “Il lavoro e i nuovi modelli di sviluppo”, “Cibo e alimentazione, come nutrire speranze nuove”, “Gli spazi della democrazia”, “Il Mediterraneo di domani riparte con sapere di oggi”.
L’incontro ha l’obiettivo a lungo termine quella della nascita di un “Forum degli studenti del Mediterraneo stabile che sia un luogo di confronto per associazioni studentesche mediterranee. Forum che, una volta costituito, sarà in grado di interagire con centri studi e università, organizzazioni della società civile e realtà istituzionali e diplomatiche che vorranno raccogliere l’invito alla creazione di uno spazio di dialogo e discussione mediterraneo ad alto livello”.
Tra le domande a cui si è cercato di dare una risposta: “Quale legame intercorre tra le forme di governo dei popoli, le metamorfosi della democrazia e la capacità di garantire il pieno sviluppo della persona insieme al rispetto dei propri diritti in ogni parte del mondo?” ma anche un focus sul rapporto tra il potere della tecnologia e la tecnologia del potere.