REGOLE E SOCIETA’ CIVILE/ La “rivolta” dei commercianti milanesi. Ma chi sono i veri indignati?


di Luigi R.
L’indignazione di un lettore di Independnews:

Milano, via Solari: è la società civile che deve indignarsi! Sul Corriere della Sera on line del 23 novembre scorso ho letto che i commercianti della zona Solari, sotto l’egida di un’associazione – che non so che cosa abbia organizzato nel passato perché non l’ho mai sentita prima d’ora nonostante viva in zona dal 1996 – chiamata Solari eventi, sono “indignati” e stanno pensando alla “rivolta”.

Nel frattempo hanno raccolto un po’ di firme contro il Comune di Milano, reo di far rispettare, attraverso i vigili urbani, le norme della strada ed i divieti di sosta per molti anni deliberatamente ignorati e derisi da decine di automobilisti in quel quartiere residenziale a sud ovest del centro. Credo che a dover essere indignati debbano essere tutti quei cittadini che si riconoscono nella società civile, non i nostri “poveri” commercianti. Io sono, non solo indignato, ma sconcertato, confuso, persino adirato.

I “poveri” commercianti della zona Solari, dove vivono migliaia di famiglie del ceto medio – fra i più tartassati dalla crisi e dalle imposte che forse sono le vere cause del calo della domanda – lamentano che da quando i vigili danno le multe alle auto in sosta vietata e talvolta le rimuovono, il loro volume di affari è crollato.

Ora, dovete sapere che meno di 20 giorni fa, proprio a causa di una serie di auto in sosta vietata e del mancato rispetto della normativa stradale, un bimbo di 12 anni è morto, travolto dal tram della linea 14 che transita in via Solari e che non ha potuto evitare il piccolo Giacomo in bicicletta, davanti al quale un’auto in doppia fila ha spalancato la portiera che lui ha cercato istintivamente di evitare.

I vigili non danno multe perché mettono in atto un comportamento vessatorio nei confronti dei nostri “poveri” commercianti, ma semplicemente perché fanno finalmente il loro mestiere! L’anomalia non sono le multe triplicate negli ultimi 15 giorni, ma la loro totale assenza negli ultimi 10 anni!

Vari aspetti di questa protesta dei commercianti mi indignano: prima di tutto mi indigna il fatto che i commercianti di zona pensino solo al loro fatturato ed ai loro guadagni. Ma è mai possibile che ormai tutto si misuri solo attraverso il denaro? Il punto è che i nostri poveri commercianti della zona Solari sono disposti ad accettare il totale spregio delle regole della strada – ed i rischi connessi – pur di fatturare qualche euro in più. Questo mi indigna ancora di più perché ai poveri commercianti non viene neppure in mente che le regole servono anche perché sono alla base della convivenza civile e sono alla base del contratto sociale. Loro non sanno neppure che cosa sia il contratto sociale, e non gli importa neppure saperlo! A loro importa solo dei contratti di affitto, di lavoro, di fornitura, di vendita e dei soldi che ci stanno dietro!

Una commerciante di un negozio all’angolo di via Solari con via Salaino mi ha detto questa frase qualche giorno fa, a proposito delle multe: “Se continuano così (i vigili) questo quartiere muore!” No signora, dico io: “Se non continuano così (i vigili, naturalmente) in questo quartiere si muore!”.

Un’altra cosa mi indigna: le modalità di protesta dei “poveri” commercianti della zona Solari in cerca di un aumento del fatturato. Massimo Cardillo, presidente della associazione Solari Eventi, non solo ha organizzato un’assemblea al bar Beerbanti di via Solari 52 (così almeno quel bar, nel giorno dell’assemblea, vedrà il suo fatturato giornaliero schizzare in alto a causa dei drinks consumanti dai partecipanti all’assemblea), ma ha ventilato l’ipotesi di sospendere il pagamento delle contravvenzioni, degli affitti e delle tasse comunali, se le richieste dei commercianti di minore rigore da parte dei vigili e di nuovi spazi per la sosta breve non saranno accolte.

Un qualunquista potrebbe domandarsi dove sta la novità, visto che la vulgata comune vuole che i commerciati, in ogni caso, non pagano quasi mai tutte le tasse dovute. A parte questo, di nuovo, i “poveri” commercianti misurano tutto con il vile denaro: non fai quello che ti chiedo e allora non ti pago! Lo trovo un modo incivile e poco costruttivo di protestare.

Inoltre, io sono convinto che le persone (i clienti, direbbero i poveri commercianti) preferiscano fare acquisti in una zona pulita, ordinata e dove si può passeggiare tranquillamente senza rischiare la vita e che la correlazione tra vicinanza del parcheggio e volume di spesa nei negozi sia estremamente bassa. Ma non voglio passare per qualunquista, né per giansenista o per manicheo e quindi accolgo volentieri la richiesta di maggiori spazi anche per coloro che se non parcheggiano l’auto davanti alla saracinesca, non comprano nulla.

Forse si potrebbe ragionare, insieme ai commercianti che dovrebbero farsi carico delle spese, sulla possibilità di creare un numero limitato di spazi a disposizione esclusivamente della sosta breve finalizzata all’acquisto nei negozi di zona. In ogni caso le regole vanno rispettate da tutti e, se proprio devo scegliere, preferisco che muoia un negozio a causa dello scarso fatturato piuttosto che un bambino a causa del mancato rispetto delle regole!

Vigili, vi prego, continuate a venire in zona Solari e continuate a far rispettare le regole! Ne va della convivenza civile.

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1 Comment

  • lela

    Caro Luigi, hai ragione da vendere!!
    Vorrei però anche denunciare quei maledetti lavori che da due mesi stanno bloccando via solari e piazza del rosario costringendo genitori e bambini a vagare per le strade per andare a scuola, all’asilo, a fare la spesa.
    Sì perchè ormai con tutti i lavori che stanno facendo e le recinzioni bianche e rosse posizionate a tutti gli angoli della piazza e lungo la via Solari non si sa più nemmeno dove dobbiamo attraversare a piedi!
    E in nome di cosa?
    Di nuovi e regolari parcheggi ? No!
    Di una nuova pista ciclabile che chiediamo da anni e anni? NO!
    Incredibilmente stiamo spendendendo migliaia di euro e rischiando la vita tutti i giorni in nome di …… nuove AIUOLE !!!
    E il povero bimbo era per strada con la sua bici anche per questo motivo, altrimenti sarebbe andato come sempre al sicuro sul marciapiede dall’Oratorio a casa, visto che la ciclabile è un miraggio..mentre le aiuole hanno la priorità!

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