Fondata nel 1989, l’Unione del Maghreb arabo (UMA), che comprende Algeria, Libia, Mauritania, Marocco e Tunisia, nasce anche con l’obiettivo dell’integrazione economica di questi Paesi. E’ quanto riferisce il sito RFI. L’ambizione è rimasta lettera morta fino ad ora, tanto più che i capi di Stato di UMA non si incontravano dal 1994! Ma il 9 gennaio scorso si è tenuta a Nouakchott, in Mauritania, la quinta conferenza sull’integrazione economica nel Maghreb. Obiettivo: creare una banca regionale.
Dopo 24 anni di esistenza, dunque, l’Unione del Maghreb arabo compie un primo passo concreto verso l’integrazione economica, dando vita alla “Banca maghrebina per gli investimenti e il commercio estero”. E “La Banque maghrébine d’investissement et du commerce extérieur n’a pas été créée aujourd’hu”, ricorda Sid’Ahmed Ould Raiss, governatore della Banca centrale di Mauritania, “bensì è stata elaborata nel 2000. Ma solo oggi si è deciso di rendere effettiva questa decisione dando alla banca un capitale di 100 milioni di dollari, diviso in parti uguali tra i cinque Paesi membri.
Si tratta di una banca che è destinata a finanziare l’integrazione del Maghreb attraverso progetti di sviluppo, quindi con le connessioni energiche, e attraverso tutto ciò che riguarda le nuove tecnologie e infrastrutture come le autostrade, in grado di collegare i vari Paesi del Maghreb. Tutto questo, naturalmente, in collaborazione con il settore privato e con solo una politica di promozione del settore privato”.
Presente alla conferenza il direttore del Fondo monetario internazionale (FMI), Christine Lagarde, che ha accolto con favore questo risultato e ha commentato con una frase di Montesquieu: “Dove c’è commercio, ci sono le buone maniere” .
Con sede a Tunisi, la Banca dovrebbe essere operativa nel marzo 2013.