Ero abbastanza restia ad andarlo a vedere, giusto il giorno di Natale. Perché La bicicletta verde, il film tedesco-saudita di Haifaa al-Mansour che appassiona le platee occidentali, come pochi anni fa era capitato per Persepolis dell’iraniana Marjane Satrapi, sapevo che mi sarebbe piaciuto ma che mi avrebbe provocato dei mal di capo terribili.