Sulla strada tra Mitrovica e Belgrado c’è un piccolo villaggio chiamato Jarinje. Fino al 1999 difficilmente qualcuno sarebbe stato in grado di trovarlo su una mappa. Era solo uno dei tanti villaggi nelle cui strade gruppi di persone apparentemente simili tra loro, talvolta persino imparentati, ma provenienti da etnie diverse, si guardavano con sospetto. Ma il 1999 avrebbe cambiato per sempre la storia di quel villaggio e dei suoi abitanti, che, dalla complessiva definizione di serbi (e prima ancora jugoslavi), sarebbero diventati per il mondo kosovari di etnia albanese e kosovari di etnia serba, protagonisti di una delle vicende più dolorose del XX secolo.