L’ultimo Paese europeo ad utilizzare regolarmente la trazione a vapore è la Bosnia-Herzegovina, che la impiega nelle sue miniere di carbone (Foto di Pietro Pietromarchi).
LA MIA VERITÀ – Sarebbe una bella opportunità poter recuperare tutte le locomotive a vapore ancora marcianti, un potenziale per lo sviluppo del turismo in Bosnia-Herzegovina, oggi quasi inesistente.
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Sarajevo, si trovano le grandi miniere di Breza e di Mrkog Uglja, dove sono ancora attive due locomotive ex-jugoslave classe 62. Entrambe sono dedicate allo spostamento dei carri merci e al loro trasferimento verso la linea ferroviaria che collega Kakanj a Sarajevo.
Solo il 20% della capacità produttiva di queste miniere viene sfruttata. Dopo la guerra e la crisi economica il numero del personale è sceso drasticamente. La maggior parte degli operai sono di origini etniche diverse, e la passione per mantenere attiva la macchina a vapore, che in questa parte del mondo continua a sopravvivere, li unisce.
Alla fine di agosto di quest’anno la Bosnia e la Serbia hanno scelto la città di Visegrad per rimettere in moto un vecchio treno a vapore, con l’obiettivo di incrementare il turismo in una regione che è stata devastata dalla guerra negli anni ’90 e di appianare i rapporti tra i due Paesi.
Seguirà a gennaio 2011 REPORTAGE 2/”TRENI (A VAPORE) NEL MONDO: India, destino segnato per le locomotive a vapore” un altro viaggio fotografico di Pietro Pietromarchi, questa volta in India.