Il naufragio avvenuto il 10 settembre a largo di Malta, che è costato la vita a centinaia di migranti, è uno degli ultimi episodi della tragica carneficina nelle acque del Mediterraneo.
Secondo un recente rapporto dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), l‘Europa è la destinazione più pericolosa al mondo per i migranti irregolari.
L’Italia e l’isola di Lampedusa sono particolarmente esposte a questi drammi umani – mentre la Grecia, che ha anche molte coste, è meno soggetto a pressione migratoria.
Questi migranti vengono per lo più dall’Africa e dal Medio Oriente: Siria, Somalia, Eritrea e Sudan, Paesi in cui la vita delle persone è minacciata da guerre, conflitti o instabilità politica.
Diversi fattori spiegano questa ondata di migrazione, ma la crescita dei conflitti in tutto il mondo, in particolare in Libia e Siria, è la principale: in primo luogo perché le popolazioni in pericolo sono le candidate ideali per spostarsi dai luoghi di origine e, dall’altro, perché quelle zone facilitano il lavoro di trafficanti e installazione di reti di immigrazione clandestina.
CourrierInternational dedica al fenomeno un dossier con contributi anche di testate straniere tra cui l’Espresso, Süddeutsche Zeitung, El-Watan.