Un “colpo di tosse” per dire basta allo smog che da giorni soffoca Milano. Sabato 5 febbraio diverse associazioni, tra le quali Genitori antismog, Legambiente, Ciclobby Fiab, Italia Nostra hanno organizzato una manifestazione in Piazza della Scala alle ore 11.00 per reagire a una situazione diventata ormai insostenibile.
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Tutti i cittadini sono invitati a partecipare per chiedere all’Amministrazione un piano urbanistico (PGT) che riduca le auto, per dimezzare l’inquinamento in 10 anni e per promuovere cinque referendum per avere più tram, bici e pedoni, raddoppiare gli alberi, Expo verde, risparmiare energia e ridurre le emissioni.
Da troppi giorni il Pm10, infatti, registra valori doppi al consentito: 21 giorni consecutivi e 30 dall’inizio dell’anno per i quali Milano sta già esaurendo il bonus di 35 giorni di sforamento dei limiti di Pm10 consentito dalla Unione europea. Ma a fronte di tutto questo e di previsioni che, secondo l’Osservatorio meteorologico di Milano, resterà uguale nei prossimi giorni, il Comune si limita a indire un’altra domenica a piedi.
Responsabile dell’allarme smog non è solo il traffico ma anche il riscaldamento di uffici e negozi tenuto a temperature esagerate, superando i 20 gradi consentiti dalla legge.
Inoltre, sempre sabato 5 febbraio, in piazza del Duomo alle 16.00 l’artista digitale Giuseppe La Spada, da sempre molto sensibile alle tematiche ambientali, lancia il flash-mob Be active Be a tree: una mobilitazione ecoresponsabile durante la quale verrà creato il più grande albero umano mai realizzato con l’obiettivo di invitare tutti a chiedere di tornare a respirare aria pulita.
Un atto simbolico e un messaggio forte a tutto il mondo per difendere il diritto di respirare, “non per un ideale o una filosofia ma semplicemente… perché ne abbiamo bisogno”. La performance milanese, fotografata dalla cima del Duomo dall’artista, sarà poi replicata nelle principali città del mondo, perché, in fondo, respirare è un diritto globale.