“Finalmente non so quale esito avrà il mio voto!” dice Sherine, mentre si reca alle urne insieme ad altri egiziani che, come lei, sono fiduciosi e ora vedono un futuro nel loro Paese. Le prime elezioni presidenziali libere in Egitto – il 23 e il 24 maggio -, mettono a confronto militanti di sinistra (Khaled Ali e Hamdin Sabbahi), candidati che hanno un legame con il vecchio regime di Hosni Mubarak (Amr Moussa e Ahmed Shafiq) e islamisti e conservatori (Abdel Monem Abul Futuh e Mohamed Morsi). In testa i Fratelli Musulmani con Mohamed Morsi e l’ex ministro Ahmed Shafiq. Il 16 e 17 giugno il ballottaggio.