ISTANBUL – Il meraviglioso labirinto si estende su 30 ettari, ha 21 porte, 64 strade, un numero indefinito di vicoli, porticati, antri, cortili, case, ristoranti, caffè, uffici-cambio, 16 caravanserragli degli antichi mercanti di Anatolia, 4mila negozi e botteghe sovente su due livelli, 100 tonnellate di oro commerciate ogni anno, 2 moschee, 4 fontane, 2 hammam, un ufficio postale, un’infermeria, un buon numero di bagni pubblici (molto puliti). Completato con il Sultano Maometto ll intorno al 1461, costruzioni in legno via via sostituito dalla pietra causa i frequenti incendi, interamente coperto, ristrutturato a fine ‘800 dopo un terremoto, il meraviglioso labirinto fu centro massimo per scambi commerciali fra i tre continenti sui quali si estendeva l’Impero Ottomano, luogo prediletto per passeggiate della famiglia reale, fonte di ispirazione per autori quali Edmondo De Amicis e Théophile Gautier. Oggi, i visitatori quotidiani sono fra i 200 e i 400mila.