Asylum, mostra fotografica dell’autrice romana Francesca Mancini, è in esposizione a Milano fino al 1° febbraio a Palazzo Lombardia. Immagini emozionanti che raccontano le condizioni di estrema precarietà e abbandono in cui versano i rifugiati riusciti a giungere in Italia.
Attraverso i suoi scatti la Mancini evoca, con forza straordinaria, l’invisibile realtà dei centri di accoglienza, dei palazzi ghetto, delle periferie, della strada. Tecnica e linguaggio, pur proteggendo l’identità dei soggetti ritratti, portano alla luce l’indifferenza subita dai rifugiati in quella stessa società che dovrebbe accoglierli.
Ma Asylum non è solo una mostra. E’ un progetto di ampio respiro nato nel maggio 2009 a seguito dell’accordo tra Italia e Libia per il controllo del flusso migratorio e i conseguenti rimpatri forzati in contrasto con la Convenzione di Ginevra. Per accendere l’attenzione su questo tema, la Fondazione ISMU e il Consiglio Italiano per i Rifugiati – con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri -, hanno scelto quindi di inaugurare a Milano il lavoro di Francesca Mancini.
Ventidue immagini, registrazioni audio e un in motion ci inducono, ancora una volta, a riflettere e a chiederci: quali risposte stiamo dando a chi fugge da guerre, persecuzioni e violenze? A chi è costretto ad abbandonare il proprio Paese, la propria famiglia? Quello che trovano è davvero “accoglienza” e “protezione”?