Migrador Museum. Primo museo virtuale dell’immigrazione

migrador_museum[1]Migrador Museum è il primo museo virtuale dell’immigrazione. Nasce dalla voglia di raccontare chi è arrivato in Italia o per motivi professionali, o per un partner, o per disperazione, o per studio o per turismo.

”L’Italia ha un patrimonio sconosciuto”, ci racconta Martino Pillitteri, ideatore e responsabile di Migrador Museum. ”E’ composto da tesori sotto forma di storie, esperienze, linguaggi, idee, coraggio, sacrificio, ma anche colori, sapori e competenze. Sono le migliaia di persone senza volto e senza nome che hanno vinto una grande sfida: iniziare una nuova vita in un altro ambiente, con una lingua e codici culturali diversi. 

“Alcune esperienze – continua – superano anche la nostra immaginazione. Altre, hanno la capacità di saper raccontare la storia del Paese mentre cambia. E pensiamo cambi per il meglio”.  Migrador Museum contiene aneddoti, memorie e fotografie, ma anche racconti di fantasia. Il museo dell’immigrazione, infatti, ogni mese darà spazio anche a storie virtuali: ”Biografie di migranti inventati – spiega Pillitteri – che narreranno le loro storie da una posizione privilegiata: quella del futuro. I racconti e le biografie più creative saranno raccolte in un e-book intitolato: ‘‘L’immigrazione in Italia raccontata dal futuro”.

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