È passata una settimana e non so più che fare. La povera Gloria – ricordate la storia della mia amica che ha scoperto le tresche del suo uomo su Facebook? – è caduta in una prostrazione profonda. Direte voi: meglio un colpo di spugna e via. Tanto vale che dimentichi Omar e volti pagina.
Certo, non c’è solo lui al mondo. Ma sapete com’è l’amore e quante giustificazioni ognuno si dà per tenersi legato alle relazioni più assurde. Almeno finché non ha capito che esistono delle vie d’uscita alternative alla dipendenza. Lei è innamorata e tende a giustificarlo. Ogni giorno mi chiama e, tra un pianto e un’arrabbiatura, rimane fissa allo stesso punto di prima: «Lo amo».
Ma la questione qui è un’altra: Omar ha un’altra famiglia e, soprattutto, una moglie ancora legittima. Roba che una donna occidentale fa fatica ad accettare (del resto, non va a genio a nessuna/o anche l’idea che il proprio partner abbia un’amante in carica. Figurarsi una moglie). Dunque, che fare? Ho detto a Gloria che l’idea di prendersi in carico Omar con tutta la tribù, pur se lontana, mi pare un eccesso d’amore, una sconfitta d’identità e forse di dignità. Ma lei è irremovibile. Del resto, lui ha cercato di salvarsi in corner dicendole che aveva paura di perderla, rivelandole questa verità. E che comunque vuole assolutamente sposarla. Come seconda moglie, certo. E ripeto: adesso, che fare?
Qui mi è venuta un’idea. Ho un amico. Giovane, bello, iraniano. Musulmano sciita di famiglia e tradizione. Vive in Italia già da 20 anni. Insomma, possiede abbastanza entrambe le culture, conosce bene le donne italiane e ha un repertorio tale di racconti, su famiglie allargate e poligamia, che potrebbe essere d’aiuto a Gloria (e perché no, anche a me).
Lo chiamo e gli spiego tutto. “Mehrdad, ci vediamo e dai un buon consiglio a Gloria?” “Certo – mi risponde – volete che vi faccia da consulente islamico?” Consulente islamico? Come sarebbe a dire? Mi vien da ridere ma Mehrdad è serissimo. “Sai quante donne italiane si trovano in questa situazione? Non hai idea”. Davvero non immaginavo.
Mehrdad mi spiega che, tra le sue conoscenze, questa storia non è la prima che sente. Gloria non è la prima e non sarà l’ultima donna a chiedergli consiglio. “La poligamia esiste. Meglio conoscere bene questa realtà e le leggi che la regolano, in modo da scegliere in coscienza”. Oddio, penso, la nostra società sta già cambiando e Mehrdad si è inventato il lavoro del futuro.
“Va bene – rispondo – la prossima settimana siamo da te”. Chiudo il telefono e mi sorprendo con un punto interrogativo in testa, guardandomi attraverso lo specchio. Caspita, adesso non basta più solo lo psicologo. Tocca pagare pure il consulente islamico. Per fortuna Mehrdad è solo all’inizio della sua carriera.