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Il sogno austrialiano per gli studenti di tutto il mondo, francesi in particolare

MIGRATION_JobFuturesidney university  E’ passato il tempo in cui i cugini britannici guardavano dall’alto in basso il ‘continente isola’ australiano. Con venti anni di crescita positiva e il tasso di disoccupazione di circa il 5 per cento, l’Australia attira migranti di tutte le età e provenienti da una lunga lista di Paesi. A partire dal 2000, il numero di stranieri nelle università australiane è più che raddoppiato.  E’ quanto si legge in un articolo di Le Monde sull’educazione.

Ora, secondo l’OCSE questa Nazione di 22 milioni di abitanti attira il 7 per cento degli studenti internazionali, quelli francesi in particolare. Un quarto degli studenti post-laurea non sono cittadini australiani. E se gli asiatici sono sovrarappresentati, essi non sono i soli. Sono meno i cinesi che prendono la via del lucky country. Il giovane francese, invece, si lascia volentieri sedurre anno dopo anno: dal 2007, i candidati per le università australiane sono raddoppiati. Nel 2012, sono stati millenovecento gli iscritti francesi in una università, 2mila800 quelli che hanno fatto accesso in corsi di lingua inglese o di formazione professionale. Secondo l’Unesco il numero è salito del 146,2 per cento tra il 2005 e il 2010.

Dal momento che Parigi ha firmato un accordo con Canberra nel 2004, che istituisce un visto “vacanza lavoro” per un periodo di un anno, l’Australia è diventata una destinazione popolare tra i giovani – che stanno moltiplicando i blog sulla magia dei grandi spazi aperti.

Alle 37 università pubbliche e alle due università private, si aggiungono più di 4mila strutture per formazione professionale. In generale le materie che attirano di più sono le scienze sociali e la gestione.

Le scuole sono ben dotate di risorse e attrezzature, e i centri di ricerca, soprattutto scientifici,  aprono le loro porte a studenti di dottorato. Così, nel 2009, più di un quarto degli studenti post-laurea provenivano dall’estero.   Oltre a questi vantaggi bisogna considerare i vantaggi linguistici: la possibilità di ottenere una laurea in una università di lingua inglese riconosciuta in tutto il mondo non è insignificante.

“Cinque università australiane sono tra le prime 100 al mondo “, ricorda Rhett Miller, responsabile per il mercato internazionale dell’Università di Melbourne. “Gli studenti scelgono l’ Università di Sydney per la sua reputazione internazionale “, ha detto invece Jay Jayatilaka, direttore dell’ufficio degli studenti stranieri presso l’Università di Sydney.

Per gli studenti francesi, il sistema flessibile all’australiana, che permette di scegliere le materie alla mappa, – adattata al mondo del lavoro – è molto attraente.

“Ho studiato sociologia, potendo seguire corsi di computer”, ha dichiarato Stephen Combs, 21 anni, che ha studiato alla Università di Sydney. Come molti, ha ceduto al fascino della vita nel campus. Anche se queste strutture sono costose. Nel 1984, il governo ha fornito il 90 per cento del finanziamento per l’istruzione superiore. Da allora, ha notevolmente ridotto la sua partecipazione. Come risultato, le università impongono tasse d’iscrizione che a volte raggiungono 30mila dollari per una laurea, l’equivalente di una licenza. Ciò scoraggia molti. “Senza lo scambio tra la mia scuola e l’Università di Sydney, non avrei potuto trascorrere questo anno in Australia, dato i costi normalmente sostenuti da uno studente straniero”, ha detto Etienne Combier.

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