Bartholdi aveva originariamente previsto che la sua statua avesse la forma di una donna contadina musulmana a guardia del canale di Suez. Invece, essa si trova nel porto di New York, e non dovremmo dimenticare i suoi messaggi in questo momento di paura.
La Statua della Libertà è stata originariamente concepita, infatti, come una donna musulmana e contadina all’ingresso del Canale di Suez, con una lanterna in mano alzata a servire da faro, ma anche come un simbolo del progresso.
Ma lo scultore, il francese Auguste Bartholdi, non fu in grado di vendere l’idea al Khedive – vicerè – d’Egitto, Ismail Pascià. Bartholdi rimase tuttavia determinato a erigere un colosso sulla scala di quello dell’antica Rodi. Navigò verso l’America con disegni della donna musulmana trasformato nella personificazione della Libertà.
In un primo momento, Bartholdi considerò la punta di Manhattan e Central Park come siti possibili. Era su un traghetto a Staten Island, quando decise che Island Bedloe sarebbe stata il posto giusto.
Ed eccola ora sorge, la donna musulmana si è trasformata in Lady Liberty, la luce nella sua mano alzata simboleggia molto di più del semplice progresso, l’iscrizione alla base delle parole della poetessa Emma Lazarus sono familiari a tutti noi:
“Give me your tired, your poor,
Your huddled masses yearning to breathe free,
The wretched refuse of your teeming shore.
Send these, the homeless, tempest-tossed to me,
I lift my lamp beside the golden door!”
Quella promessa è scaturita dalla grandezza dell’America. E i terroristi vorrebbero vedere chiudersi quella porta d’oro per paura.