Nel contesto attuale della lotta contro il gruppo dello Stato Islamico si fanno sempre più insistenti le richieste ai “musulmani di Francia” per una loro posizione in relazione alle azioni dei jihadisti. Si fa largo così l’idea di un silenzio potenzialmente complice.
Alcuni osservatori ritengono che l’inazione dei “musulmani di Francia” rischi di far emergere domande terribili: “Da che parte sono? Sono amici o nemici di coloro che uccidono i loro cittadini francesi?“.
In un sondaggio online del 25 settembre scorso, il quotidiano francese Le Figaro ha chiesto ai suoi lettori:” “Assassinat d’Hervé Gourdel: Estimez-vous suffisante la condamnation des musulmans de France ?“ 3mila400 hanno risposto: di questi l’87% ha ritenuto che non fosse sufficiente da parte dei “musulmani di Francia” la condanna del brutale assassinio di Hervé Gourdel. Ciò ha scatenato una reazione sui social network.
Qualcuno su twitter ha scritto: “Non mi ricordo che Le Figaro mi abbia mai chiesto se, come cattolico, mi senta sufficientemente distaccato dall’IRA”.
Le Figarò ha ritirato subito il sondaggio, con la seguente motivazione condivisa con un cinguettio: “Notre question du jour pouvant prêter à des interprétations regrettables, Le Figaro a décidé de la retirer”.
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