ROMA. – “Progettare case belle e al contempo capaci di non inquinare l’ambiente, né consumare risorse non riproducibili, pronte, anzi, a catturare il sole, il vento, l’energia della Terra: questo orientamento accomuna oggi la maggioranza degli architetti e progettisti sia nei Paesi occidentali, sia in alcune grandi economie emergenti come il Brasile, la Russia, l’India, la Cina e il Sud Africa”, dice l’architetta Antonella Cantaro. Laureata a La Sapienza, con tesi in Urbanistica, esercita la libera professione a Roma, occupandosi di progettazione edilizia e urbanistica, di architettura di interni, certificazione energetica e stima del valore immobiliare.
Da sempre, obiettivo degli architetti è creare la bellezza del vivere. Si può dire che questo concetto equivalga oggi al benessere ambientale?