Egitto, talenti e fotografia: Sabah Naim

Sabah Naim 1240
Ph. Sabah Naim

Sabah Naim è un’artista egiziana che esplora la vita quotidiana al Cairo. Parte da immagini scattate lungo le strade della città o trovate sui quotidiani e poi le stampa su carta o su tela, arricchendole con elementi decorativi che fanno parte della sua cultura:  arabeschi, modanature delle moschee oppure tracciati dei labirinti delle casbah. Le sue opere sono state esposte anche alla Biennale di Venezia lo scorso anno.

Naim, che attualmente insegna alla Facoltà di Belle Arti dove ha ottenuto un dottorato, seleziona con cura i dettagli che possano dare risalto a una cosa, piuttosto che un’altra, senza attribuire loro valori simbolici. In una delle sue opere, ad esempio, si può vedere un personaggio impettito e un po’ dittatoriale, inquadrato interamente con borchiette applicate; c’è poi un altro soggetto, corrucciato, poi un filo spinato, … Guardando queste fotografie, l’osservatore è libero di interpretare ciò che vede secondo la propria percezione.

Mashrabeya Gallery 1240
Ph. Sabah Naim – Mashrabia Gallery

 

“Sabah Naim ha fatto molta ricerca su come intervenire“, spiega la gallerista Stefania Angarano. “Credo soprattutto che questi interventi siano anche una sorta di omaggio: alla fine sono persone semplici, persone di strada, gente comune che però, grazie al suo intervento, e quindi all’amore che ha messo, alla pazienza, alla scelta, alla ricerca, … sono diventati personaggi. In qualche modo, è stata restituita loro una dignità”.

Sull sfondo, l’Egitto di una volta, che non è quello degli anni Trenta, ma piuttosto quello precedente alla Rivoluzione, dove c’erano più cose: persone, scene di gruppo, eventi ..

E adesso? Com’è l’Egitto di adesso?

“Non riesci a vivere bene nell’Egitto di adesso”, risponde Angarano. “Il dollaro è arrivato a 48, ufficialmente. Si produce pochissimo, i prezzi sono schizzati alle stelle: 1 litro di latte costa oltre 4 lire egiziane. La gente non vive più bene. È veramente una tragedia. Oggi, anche solo scattare una fotografia a qualcuno è complicato. Sabah Naim, per esempio, mi diceva che quando è per la strada a fare foto sente una sorta di sentimento di rifiuto. La sua, alla fine, è una storia di sopravvivenza”, conclude la gallerista.

Share this article

About the author

Leave a comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

You may also like

Read in your language

Listen to our podcast

Reserved area

Write For Us

Job and Future

Not Only Med

Receive our news

Search

Previous months

Archives
Edit Template

Partnership

All rights reserved © Focusméditerranée | registered at the Court of Milan, Italy (n.182 on 31/3/2011) | Privacy policy