Oggi a Napoli, durante la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è stato organizzato il flash mob – “Re-member, Affinché non accada mai più”. A promuoverlo è l’associazione Mai più violenza infinita Onlus, in collaborazione con Il Comune di Napoli, Unicef ed Associazione O.M.
Tra i partecipanti c’era anche Virginia Ciaravolo, autrice del libro “D’improvviso si è spenta la luce. Storie di stupri, lacrime e sangue”, presentato nei giorni scorsi in occasione di Book City Milano. L’abbiamo raggiunta per farci raccontare l’atmosfera che si respirava.
“In piazza erano state posizionate delle sagome nere, a ricordare le vittime di femminicidio del 2022, ed ognuna con un QR-code, che rimandava alla singola storia oltre al numero di emergenza 1522, istituito per le richieste di aiuto e sostegno contro la violenza e lo stalking. Accanto ad ogni figura, un’adolescente pronunciava il nome della vittima come grido di NO alla violenza”.
Il tema della violenza sulle donne Virginia lo conosce bene: psicoterapeuta specialista in infanzia, adolescenza ed età adulta, criminologa, ma anche esperta in reati di violenza di genere, abusi, bullismo e cyberbullismo.
Nel libro “D’improvviso si è spenta la luce. Storie di stupri, lacrime e sangue“ – pubblicato con Armando Editore – si parte dal racconto degli stupri nella storia. Si delineano i profili del violentatore, le motivazioni, le strutture e la qualità dei servizi per una rieducazione, o per un intervento specialistico. Si evidenziano poi i metodi per superare il trauma, o quanto meno convivere con il dolore senza farsi ulteriormente male.
Attraverso la storia di E., una bambina che non poteva capire, quella di C., che si guarda allo specchio e non si riconosce, e ancora quella di R., vittima inconsapevole di Revenge Porn, si arriva al racconto di A., una diciottenne a cui, in una giornata di sole, d’improvviso si è spenta la luce.
«Per una psicoterapeuta curare le ferite emotive che vengono portate in terapia è la prassi», spiega l’autrice durante la presentazione del suo libro. «Di fronte ad uno stupro cade però ogni certezza, ogni sapere, ogni esperienza. La terapia va inventata volta per volta, seguendo i tempi delle pazienti. Uno dei motivi di fondo per cui ho deciso di parlare di stupro in modo corretto nasce dal desiderio di trasformare il loro silenzio in parole. Di violenza sessuale non se ne parla molto, è un fenomeno indicibile, complesso e difficile da raccontare. Riuscire ad attraversare quel silenzio è la chiave di volta per la risoluzione del trauma subito».
In Italia, sono 104 le donne uccise dall’inizio del 2022 al 20 novembre. Di queste, 88 hanno perso la vita in ambito familiare e 52 per responsabilità del partner o ex.