ROMA – Nasce a Certaldo, al centro della val d’Elsa, terra etrusca patria di Boccaccio, celebre per testimonianze d’arte, storia, cultura. Studia a Firenze, Accademia di belle Arti, pittura con Gustavo Giulietti – una delle più significative e complesse figure di intellettuale e artista della seconda metà del Novecento. E come chi abbia ben metabolizzato rigore leggi regole, si autorizza a trasgredirle (Quel cibo che solum è mio e che io nacqui per lui, scriveva Machiavelli, e solamente chi conosce perfettamente la grammatica può permettersi un tale anacoluto): Cinzia Fiaschi continuamente rompe ricompone reinventa ridefinisce le forme, i colori, le emozioni, il linguaggio.
Dopo i maestri della pittura italiana di metà ‘900, racconta, si è nutrita “delle suggestioni e della spaienza di Afro, di Vedova, di Scialoja, della pittura d’azione americana di Pollock, di quella espressionista di De Koonig, dai fulmini di Hartung ai dinamismo di Mathieu”.
Finché al lavoro pittorico in studio (tecniche miste su tela) si è affiancata la scelta dell’Action painting (termine coniato a New York negli anni ’50)
Qual è il fascino specifico della Action Painting?
È un evento pittorico che si costruisce su una enorme tela, dal vivo, interagendo con il pubblico e in sinestesia tra diverse forme d’arte, quali musica classica elettronica, danza, teatro. Davanti a quella tela, che funge anche da sfondo scenografico del palco, l’Azione Pittorica nasce e si compie sotto gli occhi del pubblico, man mano costruendosi in un interagire aperto e indefinito di relazioni, ritmi, volumi, colori, voci, musica, libere interpretazioni. Il dipinto finale rappresenterà il culmine di questo processo unico, originale e irripetibile.
Gli spazi che ospitano queste esibizioni sono generalmente fontane e palazzi storici, giardini, gallerie d’arte.
Si può dire dipingere in diretta con la vita?
Penso di sì. Significativamente, il filo conduttore tra i vari artisti autori è l’improvvisazione.
Cosa vuol dire?
Imprevisto, improvviso, ignoto, rischio, follia. Credo che tutti noi, artisti e spettatori, possiamo e vogliamo sorprenderci, gustare la magia del non detto, attingere a nuovi scenari nuove attività nuovi spazi.
In realtà azioni e comportamento all’apparenza perfettamente spontanei sono, di norma e in ogni settore, risultato di una preparazione specifica, minuziosa
Infatti. nel nostro caso sono indispensabili professionalità, esperienza, tecnica, capacità di entrare in sintonia con il pubblico.