Vuole riemergere, in tutte le sue forme, ma in tempi di Covid-19, la cultura deve attendere ancora. Durante l’estate, in un clima vacanziero ormai alle porte, abbiamo dimenticato i problemi e le inquietudini. Ma il fantasma del coronavirus è ancora tra noi e poche sono oggi le certezze, anche in ambito artistico.
Infatti, solo di recente alcuni teatri hanno riaperto al pubblico, seppure con molte limitazioni, mentre altri hanno chiuso le porte per sempre. Appassionati del grande schermo rinunciano ai film in anteprima e prediligono il salotto alla sala cinematografica. I musei impongono la prenotazione ai visitatori e regole rigide su distanziamento sociale e mascherine durante le visite sono all’ordine del giorno. La scena artistica, soprattutto quella indipendente, è sotto pressione. La paura vince sulla voglia di conoscere ed arricchirsi.
Il portale di mobilità culturale On the move ha ideato una mappa dell’Europa con le fasi di riapertura di musei e sedi che promuovono eventi dal vivo. Il sito ha raccolto, inoltre, una serie di articoli con spunti originali sul tema e un elenco di iniziative internazionali per promuovere la cultura e aumentare la consapevolezza dell’enorme impatto del Covid-19 sul settore artistico.. Tra le iniziative emerge una lettera aperta all’Unione Europea a sostegno dei settori creativi durante la crisi sanitaria odierna. Il portale offre inoltre sondaggi, ipotesi e riflessioni su come si trasformerà la cultura dopo la pandemia.
Luci e ombre di un teatro immaginario in tempi di Covid-19. Ogni settimana verrà pubblicata una fotografia di Angelo Redaelli dedicata alla cultura. Sta a voi interpretarla e commentarla.