The Clarks, vita d’arte e di coppia

Da Toulouse-Lautrec a Monet, da Degas a Corot, da Morisot a Renoir. I maestri francesi dell’Ottocento in mostra al Musée des Impressionnismes di Giverny fino al 31 ottobre 2011. Dopo il successo ottenuto a Milano, la collezione dello Sterling and Francine Clark Art Insitute approda dunque in Francia con le sue 73 opere dedicate ai capolavori dell’impressionismo. Dietro a questa straordinaria collezione si nasconde una singolare storia d’amore e un’immensa passione per l’arte.

LA MIA VERITÀ ­- Seppur incontestabile, la romantica storia di Sterling e Francine Clark ha trovato un forte alleato nella grande disponibilità economica. Forse è proprio questo per me il punto degno di nota: benestanti che investono il loro patrimonio in difesa della cultura.

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Lo Sterling and Francine Clark Art Insitute – detto anche The Clark – venne fondato dai coniugi Clark nel 1955 a Williamstown nel Massachusetts. La storia della coppia e del suo travolgente amore per l’arte ha però inizio nei primi anni del Novecento.

Robert Sterling Clark fu un ingegnere bello, ricco, indipendente e con una segreta passione per l’arte. Dopo un lungo periodo trascorso come soldato ed esploratore in Cina, decise, in contrasto con la famiglia, di lasciare tutto e di dedicarsi alla sua vera inclinazione: il collezionismo d’opere d’arte. Scelse così di trasferirsi a Parigi nel 1911, in piena Belle Époque, e fu qui che conobbe lei, Francine Juliette Modzelewska (in arte Francine Clary). Bellissima attrice della Comédie Française, Francine divenne sua compagna inseparabile e punto di riferimento nei giudizi sulle opere che Sterling, grazie anche alla cospicua eredità ricevuta dal nonno (figura di rilievo dell’industria Singer), iniziò a collezionare.

Nel 1919 si sposarono e diedero vita ad un’unione che manifestò la sua solidità nell’amore per l’arte, nella sua difesa e nella sua crescita. I Clark si concentrarono inizialmente sulla pittura antica italiana, olandese e fiamminga per poi interessarsi anche di artisti più moderni, come gli Impressionisti e i Barbizonniers. Nel corso di trentacinque anni di collezionismo arrivarono a mettere insieme una raccolta di opere d’arte eccezionale.

Nel frattempo, in fuga dalla guerra e con la volontà di salvaguardare la propria collezione, si trasferirono a nuovamente a New York decisi a trovare una collocazione definitiva ai capolavori raccolti. Ossessionati dalla difesa delle opere d’arte, scartarono la possibilità di donarle al Metropolitan Museum di New York considerato, proprio a causa del suo prestigio, un bersaglio facile  di eventuali raid aerei nemici.

Lo Stato del Massachusetts fornì loro la soluzione: Williamstown. Questo piccolo comune, che oggi conta poco più di ottomila abitanti, venne scelto dalla coppia nel 1949 perché ospitava la sede del Williams College e del Williams College Museum of Art, già sovvenzionati in passato dalla famiglia di Sterling Clark.

Dopo la sottoscrizione di un primo accordo siglato nel 1950, il 17 maggio 1955 lo Sterling and Francine Clark Art Insitute aprì al pubblico. L’ostinazione dei Clark fu premiata e l’istituto ancora oggi conserva il merito di assurgere ad una duplice missione: da un parte il museo d’arte, dall’altra il centro di ricerca e perfezionamento nel campo delle arti visive. Oggi il museo offre infatti servizi e programmi educativi e prevede un centro di conservazione per le opere affiancato da una biblioteca specializzata.

La passione per l’arte ha preso vita grazie ad una coppia che ha costruito il proprio legame in funzione della più sublime delle forme d’amore.

Info: la mostra si trasferirà il 18 novembre 2011 alla CaixaForum di Barcellona fino al 12 febbraio 2012.

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