DoveStiamoAndando? A conoscere un etrusco americano che sfama i bambini del mondo

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Aulo Gelli e Zeinat Atta, Tarquinia

TARQUINIA – Ricercatore in sanità pubblica e ricercatore senior al FPRI nei settori Povertà, Genere e inclusione, Aulo Gelli è un etrusco – non a caso il suo nome è tipico di quella civiltà – che fra un paio di anni sarà cittadino statunitense.

Abita da una vita a Washington, sposato con la pittrice nigeriana Zeinat Atta; hanno tre figli, studenti. Solitamente, ogni anno Aulo programma, con la famiglia, un viaggio  nella città originaria della famiglia paterna, Tarquinia (patrimonio Mondiale dell’Umanità per la famosa necropoli con le tombe dipinte).

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Studi a Londra e a Roma, laurea in fisica e dottorato di ricerca in Scienze Pubbliche all’Imperiale College di Londra, master in elaborazione delle informazioni e reti neuronali al King College, master in economia dello sviluppo e sicurezza alimentare all’Università di Roma 3

In cosa consiste il tuo lavoro?
Intanto nel mettere a punto i collegamenti tra politica alimentare, salute e nutrizione, considerando costi e impatti di nuove diete; poi nel definire la migliore nutrizione possibile per i bambini in età scolare, gli adolescenti e chi si prende cura di loro nei Paesi a basso e medio reddito; infine nel verificare le nuove tecnologia, per valutare i reali effetti di quelle diete.

Complessivamente, quanti bambini sono direttamente interessati ai tuoi programmi?
Circa 350 milioni, ogni giorno, un po’ in tutto il mondo – Mediterraneo ben compreso di questi tempi e purtroppo ancora più nell’immediato futuro.

Sovente, come in Ghana e il Mali, scuole e/o asili nido sono base per divulgare i nostri programmi; in Malawi ci siamo appoggiati alle scuole materne per studiare la situazione nutrizionale (specificamente il consumo di alimenti come mais e patate dolci arricchite con vitamina A) e proporre miglioramenti alla dieta.

Rethinking School Feeding, libro di cui Aulo è coautore con alcuni suoi colleghi della Banca Mondiale, del WFP e dell’Imperial College, è stato citato in oltre 500 pubblicazioni e tradotto in arabo, cinese, portoghese e spagnolo.

Lo studio in Malawi (“Using a Community-Based Early Childwod Development Center as a Paltform to promote Production  and Consumption Diversity Increases Children’ Dietary intake and reduces Stunting in Malawi“) è stato pubblicato dall’American Journal of Nutrition e classificato da Altmetric quinto fra i migliori finora monitorati; ha indotto il governo del Malawi e la Banca Mondiale a estendere il programma a livelo nazionale.

Hai utilizzato l’Intelligenza Artificiale?
Si, ho guidato il progetto Nudging for Good nello sviluppo di Food Recognition Assistance and Nudging Insights, un’applicazione telefonica basata sulla IA: La ricerca è stata pubblicata dall’American Journal of Clinical Nutrition e dall’American Journal of Nutrition (FRANI). Già in uso fra gli adolescenti delle aree urbane di Ghana e Vietnam, FRANI è in grado di valutare diete, visualizzare statistiche, monitorare consumi alimentati, riconoscere alimenti e spronare a scelte nutrizionali positive. In generale, la IA ci aiuta a ridurre i costi nella raccolta dei dati e nel configurare un modello di “public good” di per sé diverso da quello di Google e di Facebook che è strettamente legato al profitto.

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