Cos’è il Mediterraneo (o, forse, cosa sta diventando)? Secondo il presidente di Ispi, Giampiero Mossolo, è sia un’area insicura – se si pensa in primis a Libia e Siria – dove le potenze mondiali si scontrano di frequente senza trovare un comune accordo, sia un luogo ricco di prospettive e opportunità. Parte oggi a Roma la conferenza Med Dialogues 2017, incontro annuale promosso dal ministero degli Affari esteri e da ISPI con la missione di “riscoprire meccanismi della convivenza” secondo quanto ha annunciato Mossolo inaugurando la terza edizione.
Tre giorni di incontri e dibattiti: si parte da un bilancio sulla regione, in cui intervengono Ahmed Aboul Gheit, Segretario della Lega araba, Ibrahim Al- Jaafari, ministro degli Esteri in Iraq, Yousef bin Ahmad Al- Othaimeen, segretario generale di OIC (Organisation of Islamic Cooperation), Robert Malley vice presidente di Policy, International Crisis Group (Stati Uniti) e Roberta Pinotti, ministro della Difesa italiano. Il focus delle prime due giornate è Iran, Libia ed Egitto: prospettive ed opportunità economiche, partnership, investimenti, commercio internazionale, energia.
Dalla sfera economica si passa poi a quelle relativa a sicurezza, per individuare strategie comuni contro il terrorismo, cultura, sport e società civile. Immancabile il tema delle migrazioni, al centro del dibattito. Parteciperanno allo scambio di idee ed opinioni anche Russia e Arabia Saudita, con i rispettivi ministri degli Esteri Sergej Lavrov e Adel Al-Jubeir.
Il terzo giorno è dedicato alla politica degli Stati Uniti in Medio Oriente e ad una serie di “dialoghi”. Chiudono la giornata di sabato 2 dicembre Angelino Alfano e Paolo Gentiloni con l’intervento dell’ex presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano.
Il tema del rispetto dei diritti umani non sembra essere in programma.
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Alcuni punti emersi nella prima giornata:
1-Secondo il vicepremier libico Ahmed Omar Maiteeq “l’accordo firmato con l’Italia sui migranti è un accordo modello”. Maiteeq chiede l’intervento anche di altri Paesi europei per ostacolare il fenomeno dell’immigrazione clandestina.
2-Secondo il ministro degli Esteri italiano, Angelino Alfano, “nel Mediterraneo si giocano i destini del mondo su sicurezza, stabilità, tutela dei diritti umani”. Il ministro annuncia che verrà firmata un’ intesa per la nascita di un grande Erasmus del Mediterraneo, un progetto che l’Italia sosterrà con borse di studio e garantendo una forte mobilità.
3-Secondo Mohammad Javad Zarif, ministro degli Esteri iraniano, l’Iran è un Paese stabile e ha il sostegno del popolo.