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Identikit del nuovo viaggiatore: l’ecoturista

La sensibilità all’ambiente è cambiata rispetto al passato e tra le generazioni più giovani si diffonde attraverso Internet l’urgenza di impegnarsi in prima persona per conservare le ricchezze della terra.

LA MIA VERITÀ ­- Non sempre viaggiare “sostenibile” è sinonimo di risparmio. Sei disposto a pagare di più i tuoi viaggi per rispettare l’ambiente?”

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A differenza del turista tradizionale, il viaggiatore eco-responsabile può rispettare la natura portando beneficio alle popolazioni locali e all’economia del Paese ospitante. Associazioni come AITR, Legambiente, WWF, Botteghe del commercio equo, diffondono il concetto di turismo sostenibile, offrendo consigli pratici sul comportamento del turista e promuovendo una rete di strutture aderenti alle loro carte etiche. Per esempio su Viviconstile si suggerisce di viaggiare in treno o in nave e di muoversi in bici o con mezzi di trasporto meno inquinanti. Si consigliano le dimensioni del bagaglio, i prodotti tipici, le piccole strutture alberghiere gestite da personale locale.

“Mio figlio può sviluppare un senso di responsabilità nei confronti della natura” dice Olga, madre di un bimbo di 7 anni. “Scegliendo eco-hotel, cioè strutture che rispettano criteri di sostenibilità ambientale, è possibile essere un turista equo – spiega Marco, albergatore di Rieti – così come alloggiando negli Alberghi Diffusi, strutture dotate di comfort in piccoli borghi dal forte interesse storico ambientale, ristrutturati nel rispetto della natura e della propria identità”.

Katia, 38 anni, ecoturista da 10, racconta: “Da quando ho scoperto l’Associazione WWOOF, posso partecipare a scambi con altri volontari, interessati come me a conoscere, direttamente nelle aziende agricole, la coltivazione biologica e biodinamica come scelta di vita”.

Esistono poi gli eco-villaggi, in cui i turisti dimostrano che un mondo diverso è possibile da subito, mediante per esempio lo sviluppo dell’economia locale, l’educazione olistica, i sistemi di energia rinnovabile e la riduzione degli sprechi.

Se sono sempre di più i “geeky traveler”, viaggiatori che non considererebbero mai un hotel sprovvisto di connessione Wi-Fi, aumenta anche il numero di persone che combatte lo scetticismo nel business dell’etichetta eco-friendly, credendo nella propria responsabilità per la salvaguardia dei luoghi spettacolari della terra.

Info: Per i viaggiatori eco-responsabili segnaliamo inoltre: www.helpx.net, www.workaway.info, www.workstay.com.