Reportage di Silvia Dogliani | Foto di Angelo Redaelli
Nel 2011, oltre 3mila turisti stranieri – di cui una parte proveniente dal Mediterraneo – hanno visitato Srinagar, la capitale estiva del Kashmir. Situato nella regione settentrionale del subcontinente indiano, questo Paese ha l’insolita caratteristica di avere due capitali: Jammu – durante la stagione invernale – e Srinagar, per ragioni climatiche più facilmente accessibile in estate.
In cerca di barriere che dividono e ponti che collegano culture e popoli, per la nostra sezione “NotOnlyMed” abbiamo scelto una terra di confine, con un reportage che vi proponiamo in più puntate. Conteso da mezzo secolo tra India, Pakistan e Cina e per molti anni teatro di conflitti, il Kashmir resta una delle regioni più affascinanti dell’India, eppure meno visitate (guarda di seguito la Photogallery di Angelo Redaelli per FocusMéditerranée).
Tra il 1990 e i primi anni 2000, poche migliaia di turisti stranieri hanno esplorato quest’area. E’ solo tra il 2011 e il 2012 che si è registrato un picco, con oltre 1,4 milioni di turisti nella valle del Kashmir (di cui più di 23mila provenienti da fuori dell’India e dall’area mediterranea).
Incuriositi da questi dati, attratti dalle terre di confine contese, colme di storia e di influenze culturali, nonché dalle etnie che le popolano, e stimolati dai progressi nei rapporti fra New Delhi e Islamabad, e dunque da esempi costruttivi di collaborazione, siamo andati a visitarlo.
Storicamente terra di conquista e di commerci, il Kashmir ha ricevuto influenze mediterranee, greche in particolare, ma anche tibetane, cinesi, persiane, che confermano la sua unicità.
Oggi è possibile organizzare un viaggio nel Paese sia autonomamente, muniti di un visto e di un buon itinerario, sia appoggiandosi ad un tour operator. L’importante è partire già con le idee chiare e definire da subito luoghi e attività di interesse, perché l’offerta è ampia.
Il Kashmir è conosciuto per i suoi laghi – in particolare quello di Dal, con case galleggianti e sottili imbarcazioni di nome shikara -, le sue cime rocciose e i ghiacciai – raggiungibili a piedi e a cavallo -, ma anche per i giardini Moghul, le moschee di legno, i mercati, le stazioni sciistiche, i campi da golf, il trekking, i pellegrinaggi e lo shopping: pashmina, tappeti, zafferano, mazze da cricket, oggetti in cartapesta, gioielli.
E di questo vi racconteremo nelle prossime puntate. Partiremo da Srinagar e dagli abitanti del lago Dal.
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Da sapere:
– 15 agosto del 1947: l’India ottiene l’indipendenza dal Regno Unito. Secondo il ministero degli Affari Esteri indiano, l’India detiene ufficialmente il possesso dello Jammu e Kashmir col Trattato di Annessione del 26 ottobre 1947, firmato dall’ultimo maharajah kashmiri Hari Singh.
– Il Kashmir è suddiviso oggi in tre macro-aree controllate rispettivamente da India, Pakistan e Cina: Jammu-Kashmir è lo Stato federale che fa capo a New Delhi (si compone di tre divisioni: il Jammu, la Valle del Kashmir e il Ladakh); le province dell’Azad Kashmir e del Gilgit-Baltistan appartengono al Pakistan, mentre i distretti di Aksai Chin e Shaksgam alla Cina. Quest’ultim non è coinvolta nelle rivalità della zona dal 1962, ai tempi della guerra con l’India.
– La Line of Control (LOC) è il confine provvisorio che separa la parte kashmira indiana da quella pakistana. La frontiera venne stabilita al momento della divisione tra India e Pakistan, dopo l’indipendenza. I due governi non sono mai arrivati alla stipula di un trattato di pace che chiarisca definitivamente i confini. Dal 1947, gli eserciti delle due nazioni si sono fronteggiati in tre guerre: nel 1948, nel 1965 e nel 1971.
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